Se l’obiettivo della guerra fosse l’Europa?

STonino D’Orazio. 14 febbraio 2022.

In fondo, e se il vero obiettivo non fosse la Russia ma l’Europa? Vi sono alcune coincidenze, pur non volendo, che appaiono con forza.

Da diversi anni le élite europee perseguono politiche il cui effetto a breve termine è quello di ridurre il potere d’acquisto delle popolazioni. Nessuno può più mettere in dubbio questo dato di fatto. A medio e lungo termine, ciò ha causato la distruzione della classe media europea. Il fenomeno è cresciuto con l’entrata in servizio dell’euro, che ha avuto l’effetto di distruggere il tessuto industriale, o almeno ha coinciso con il massiccio trasferimento di posti di lavoro dell’industria. Tale inesorabilità dei dati sulle proprie popolazioni, (povertà, disoccupazione, costi servizi, inflazione “programmata”, …) porta a chiedersi se vi sono progetti organici che mirano a distruggere i consumatori europei dei manufatti cinesi e quelli dell’energia russa per fermare lo sviluppo economico di questi due paesi, (più l’Ue) abbassarlo finanziariamente e asservirli.

Perché inesorabilmente questi due paesi sono all’origine del progressivo disfacimento dell’impero americano. Dal punto di vista militare gli Usa sono rimasti ai film hollywoodiani dove vincono sempre, insieme agli inglesi, la controprova è che dopo il 1945 le guerre le hanno perse tutte, anzi sono scappati. La potenza militare marittima, orgoglio dei due paesi dal secolo scorso, si è ridotta, sia in numero che in capacità operativa. Abbiamo visto missili lanciati dal Mar Nero da un sommergibile colpire, con un errore di 2/3 metri obiettivi a 2.000 km. Pensate quanto possa essere affondabile una portaerei dalla larghezza di un ettaro. Di questi missili più semplici ne sono dotati ormai parecchi paesi, Iran compreso. Gli Usa continuano a lanciare i vecchi Tomahawk revisionati 20 anni fa. Gli ultimi missili Tomahawk sono stati lanciati (ufficialmente con molta prosopopea mass mediale) da due navi Usa di stanza nel Mediterraneo orientale contro la base aerea siriana di Shayrat (Ansa 2017). Dei 59 solo 3 hanno raggiunto l’obiettivo con danni lievi due buche e un guardiano morto. Degli altri nessuno ha saputo dire dove sono finiti e nessuno si è posto nemmeno la domanda … Lasciamo perdere i missili supersonici russi, cinesi e addirittura nord coreani che gli Usa non hanno ancora. Lasciamo perdere i super aerei F-35 che continuano a cadere o sono spesso in avaria a terra. Insomma, militarmente non sono più i migliori in assoluto e non fanno più paura se non ai paesi del terzo mondo. La Russia può distruggere tutto ciò che gli Stati Uniti potrebbero inviargli. Oggi domina l’intero spettro della guerra. Soprattutto grazie al suo dominio del cyberspazio. Altro che gioco con i carri armati nella neve. Non sono per partito preso con i Russi ma sono per la pace “senza se e senza ma”, pur essendo costretto a conoscere i mezzi di distruzione che l’umanità inventa continuamente.

Impossibile sconfiggere la Russia anche economicamente. Da dieci anni le sanzioni per conto terzi le facciamo noi alla Russia, (in questo l’Ue è unanime), con perdite finanziarie e distruzione di impianti produttivi assolutamente incredibili. (Cfr su Eurostat). Sanzioni che non intaccano minimamente l’economia di quel paese. Anzi hanno rimesso in produzione quello che ufficialmente non potevano comprare da noi rilanciando settori economici persi. Ha avviato un ciclo di sostituzione delle importazioni, anche nelle alte tecnologie, che ora sta dando i suoi frutti poiché la Russia è autonoma in molti settori ed è in grado di produrre il 100% dei componenti a loro necessari. Possiede risorse in materie prime illimitate. E poi, nella globalizzazione delle sole merci, come noi, possono comperare il resto altrove.

Le sanzioni finanziarie, come una disconnessione da SWIFT o un divieto sull’utilizzo del dollaro, avrebbero scarso effetto. Le banche russe sono state preparate per questo scenario da diversi anni e il paese ha sviluppato il proprio sistema di compensazione (SPFS). Inoltre, i partner economici della Russia, e cominciano a essercene in vari continenti, troverebbero un modo affidabile per continuare a commerciare con essa. Il sistema è già in funzione con Cina e Iran. Altri paesi hanno momentaneamente timore. Chi tocca il dollaro muore (Saddam, Ghedaffi, …). Si accede all’SPFS pagando le transazioni in una valuta diversa dal dollaro. Basti dire che questo sarebbe un ulteriore chiodo sulla bara del “petrodollaro” in atto.

Diplomaticamente, l’influenza internazionale della Russia è notevole. Ha dimostrato di essere un vero sostenitore dei suoi alleati. Si astiene dal dare lezioni e generalmente non interferisce negli affari di altri Stati, se non impegnato con firma da trattati internazionali. Difende la multipolarità internazionale. Questo la rende un’attrice che può parlare con chiunque e con la quale tutti parlano, visto che a ogni crisi pericolosa (Israele, Siria, Turchia ..) tutti vanno a Mosca.

Quindi no, gli Stati Uniti non hanno i mezzi per mettere in ginocchio la Russia. E loro lo sanno. Perché gli Stati Uniti dovrebbero impegnarsi in un’impresa condannata e persa? A meno che, come detto, l’obiettivo principale non sia la Russia, ma l’Europa. Quindi la domanda che viene subito in mente è perché dovrebbero deliberatamente prendere iniziative che potrebbero danneggiare i loro alleati? Visto che un conflitto anche limitato geograficamente (a meno di pura follia) non potrebbe che ricadere di nuovo in Europa? Tutti i componenti Nato non possono credersi al sicuro per niente. La verità è che l’Europa o meglio l’Unione europea, così come esiste oggi è un progetto e una costruzione americana, come le altre Commissioni imposte in altri continenti. L’obiettivo è quello di tenere gli Stati con mano ferma nella stessa struttura, eccetto per il cugino inglese. Permettere di avere un unico interlocutore e un unico organo negoziale. Inoltre, avendo diversi stati con interessi divergenti o addirittura opposti, Washington assicura che il processo decisionale sia complicato, se non impossibile, quando va contro i suoi interessi poiché le decisioni sono prese all’unanimità. Un bastion contrario servile lo trovano sempre. A favore invece c’è sempre unanimità.

Un’altra verità è che le economie europee, le transnazionali europee, costituiscono per gli Stati Uniti un rivale, un concorrente economico. E’ vero che gli organi direttivi e ideali dell’UE vedevano il loro spazio come la principale potenza economica. Prima di rendersi conto che il peso reale dell’entità non era necessariamente la somma di quello dei suoi membri, visto che il libero mercato serviva a sbranarsi tra  loro. Sì, l’UE è un avversario economico per gli Stati Uniti, che intendono dominare senza condividere.

Un ultimo pensiero di diffidenza. Quando capiamo che gli Stati Uniti sono in difficoltà (economica tra le altre) e incapaci di confrontarsi con Cina e Russia, capiamo subito che l’obiettivo preferito è l’Europa. Deve  essere la prima eliminata dai concorrenti economici. Come ce lo devono dire “America first”? Le sanzioni economiche di cui sopra sono solo uno dei mezzi utilizzati per farlo. C’è anche la competitività industriale europea, (con attacco specifico a quella tedesca) che deve essere distrutta. Da qui la necessità di disaccoppiare l’Europa dalla Russia, un fornitore di energia a basso costo. Ecco il No americano a Nord Stream 2, che infatti non decolla. E cosa c’è di meglio di una buona piccola guerra nel cuore dell’Europa, in un’area in cui ci sono tanti gasdotti che trasportano gas. Senza il gas russo, l’economia europea collasserebbe e i paesi europei sarebbero alla mercé degli Stati Uniti, che controllano le rotte di rifornimento dal Medio Oriente, ma anche da casa loro. In secondo luogo, una volta distrutta l’industria europea, (siamo abbastanza consenzienti), diventerebbe un mercato naturale per i prodotti americani. Il progetto di delocalizzazione della produzione avviato da parte dell’élite americana avrà bisogno di un mercato per vendere i beni prodotti. Cosa c’è di meglio di un mercato di cinquecentomilioni di consumatori desiderosi di consumare? Sottratti ai cinesi e ai russi, e che hanno ancora qualche spicciolo di più che negli altri continenti?

Come mai riesco a ragionare sempre da complottista … è così facile allinearsi …

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