Non ci sono “valori comuni” tra europei e Stati Uniti

Tonino D’Orazio. 19 dicembre 2021.

Il Presidente degli Stati Uniti, Biden, ha organizzato un summit virtuale per la democrazia il 9-10 dicembre 2021. Tutti hanno notato come il suo obiettivo non fosse solo quello di migliorare le democrazie, ma anche e soprattutto di dividere il mondo in due: da una parte le “democrazie” che vanno sostenute, dall’altra i “regimi autoritari” che vanno combattuti. Ovviamente vi sono state critiche russe e cinesi.

Ma a me interessa solo esaminare da un punto di vista occidentale la credibilità della pretesa statunitense di essere il “faro della democrazia”. La concezione russa della democrazia è esattamente la stessa di quella degli altri stati dell’Europa continentale. La Cina è molto diversa.

Nonostante la propaganda della NATO, non ci sono “valori comuni” tra gli Stati Uniti e l’Europa continentale. Si tratta di due culture fondamentalmente diverse, anche se le élite dell’Unione Europea non sono più culturalmente europee, ma largamente “americanizzate”.

Un’ottima definizione di democrazia è stata data dal presidente Abraham Lincoln: “Governo del popolo, dal popolo e per il popolo”. Tuttavia, Lincoln non ha mai voluto riconoscere la “sovranità popolare”. Questo ideale non ha mai trovato il minimo tentativo di attuazione negli Stati Uniti né altrove. L’azione politica di Lincoln consistette prima nel promuovere il privilegio dell’unico presidente federale di fissare i dazi doganali (che fu la causa della guerra civile), poi nell’abolire la schiavitù (che fu il mezzo per vincere quella guerra).

Nella cultura americana odierna la parola “democrazia” è stata intesa solo come “uguaglianza politica”. Allo stesso modo, l’espressione “diritti civili” non significa affatto “diritti dei cittadini”, ma l’assenza di discriminazione razziale nell’accesso a tali diritti. E’ chiaro che non è affatto così. Ci sono enormi disparità politiche, specialmente tra bianchi, ispano e neri, che la stampa continua a riproporre. Se prendiamo “democrazia” nel senso che ha di “sovranità popolare” ovunque, allora dobbiamo riconoscere che la Costituzione degli Stati Uniti non è assolutamente democratica; che gli Stati Uniti non sono mai stati una democrazia. La Costituzione concede la sovranità ai governatori degli Stati federati e solo a loro. Ricordiamo anche che i partiti politici negli Stati Uniti non sono associazioni libere di cittadini come da noi o in Russia, ma sono istituzioni degli Stati federati come lo era il partito unico in Unione Sovietica. Così le elezioni primarie, che consentono di selezionare il candidato di un partito, non sono organizzate dai partiti politici stessi, ma dagli Stati federati che le finanziano.

Ammesso che gli attuali Stati Uniti non siano una “democrazia” nel senso comune, ma un’oligarchia, che combatta solo per i “diritti civili”, è naturale che all’estero combattano la “sovranità popolare” attraverso colpi di stato, “rivoluzioni colorate” e guerre. Così facendo, i loro valori sono diametralmente opposti a quelli degli europei continentali, Russia compresa. Altro esempio, a parte il sistema di enormi “donazioni elettorali” esentasse, Washington considera abbastanza normale pagare segretamente stipendi a politici stranieri e finanziare le loro campagne elettorali. Il Dipartimento di Stato stila coscienziosamente elenchi di personalità da sostenere e non capisce che nei loro paesi questi leader sono considerati corrotti.

Gli anglosassoni intendono con l’espressione “diritti umani”, il diritto delle persone a non subire la Ragione di Stato e per estensione ogni forma di violenza di Stato. Al contrario, la Francia adottò la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino; un programma che fa di ogni cittadino un attore della vita politica nazionale e che, di conseguenza, lo protegge dall’abuso di potere.

Da notare che la differenza nella concezione dei diritti umani ha un corollario: nella Costituzione degli Stati Uniti, che organizza una monarchia senza re né nobiltà, il Popolo deve mantenere una forza armata per proteggersi da eventuali abusi di Potere. Per questo il commercio di armi da guerra è libero nel Paese, mentre è sedizioso nell’Europa continentale.

Gli Stati Uniti hanno superiorità nella definizione di libertà di parola. Per loro questa libertà deve essere totale affinché tutte le idee possano essere espresse e il dibattito permetta di scegliere il meglio. (Forse è una mia ipotesi sopravvalutata proprio adesso per l’estradizione criminale di Assange di questi giorni). Al contrario, i paesi latini non riconoscono pienamente questa libertà per le idee dei vinti.

Anche la libertà di religione è un argomento che differenzia. Gli Stati Uniti la vedono come un assoluto, non riconoscendo il diritto di rifiutare alcuna religione. Al contrario, gli europei parlano di libertà di coscienza, che include tutte le altre forme di spiritualità, compreso l’ateismo. Questa differenza ha enormi conseguenze pratiche, con alcuni paesi continentali non europei che concedono diritti individuali solo attraverso l’appartenenza a una comunità di fede. Gli Stati Uniti, fondati da una setta puritana, sono diventati un paradiso di culti e di sette. Infatti, non è possibile che un seguace si rivolga contro la sua Chiesa se ne abusa o lo manipola, mentre in Europa è un modo legale per combattere l’abuso di autorità commesso in un contesto religioso.

Non parlo di imposizioni verso l’americanizzione delle nostre società; sul lavoro (Job Act e precarizzazione di diritti, Bolkestein o guerra tra lavoratori, delocalizzazioni, aumento settimanale orario di lavoro …); sanità e sviluppo sempre maggiore dei privati e inizio dei sistemi sanitari assicurativi; formazione e affossamento della scuola pubblica, delle università, della considerazione e valore del personale, tutti i beni comuni ai privati … In questo la programmazione è in atto e avanzata da tempo.

Forse cito un po’ troppo luoghi comuni, ma mi sono convinto che molti veri e umani valori comuni non esistono. Mentre i non valori, le peggiori porcate, le mostruosità umanitarie che la morale condanna, i delitti incessanti e indicibili, insomma l’orrore oscuro… tutti i non valori o meglio, questi valori capovolti, sono esclusivamente molto ben condivisi tra europei, americani e amici del summit.

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