Perle di economia reale

Perle di economia reale

Tonino D’Orazio 6 dicembre 2017.

Alcune brevi informazioni indicative della realtà che viviamo.

La povertà energetica è ancora un problema in Europa? Possibile immaginare che ci sono ancora molte persone in Europa nel 2017 che hanno bisogno di scegliere tra riscaldamento e mangiare? Più del 10% della popolazione europea può essere considerata energeticamente povera e questo numero rimane costante negli anni. Ovviamente povertà energetica comporta conseguenze sociali e sanitarie, per cui aiutare queste famiglie rappresenta un investimento sicuro nel bilancio complessivo di ogni stato. E’ stata appena pubblicata una ricerca drammatica dell’Unione sul tema.

La frenesia mondiale di raccolta dell’oro sta colpendo l’India in modo importante, tanto da insidiare la tenuta della rupia, moneta nazionale. La Cina e gli altri paesi del Brics cominciano a erodere fortemente il dollaro come moneta di riferimento mondiale. In particolare lo yuan cinese si sta imponendo come la più forte e attrattiva. Siccome ormai nessuno si fida più di nessuno, nel reale timore di una nuova possibile “bolla” finanziaria americana, è iniziata nel mondo una corsa all’oro.

Interessante quindi un articolo di India Times (21 nov.) che parla di contrabbando per approvvigionare l’India in oro, dopo che lo stato ha imposto un controllo severo sull’importazione del metallo prezioso, avendolo già tassato dal 2 al 10%, (dal 2013), al fine di rallentarne l’entrata nel paese ma anche la frenesia di acquisto.

 L’oro, comunque facile da nascondere se non sono quintali, arriva spesso tramite cargo navali e aerei, nei modi più fantasiosi, e la Direzione delle Dogane, conferma che il contrabbando proviene non solo da Dubai, dalla Tailandia, Hong Kong, Singapore, mais anche dal Regno-Unito, e recentemente … dagli Stati Uniti. Le stime indicano una percentuale del contrabbando al 50% delle importazioni legali.

Secondo USB (Unione Banche Svizzere), in caso di crisi, le banche centrali dovranno abbassare il loro tasso di interesse a -5% (sì, meno 5%). E’ uno studio sui rischi economici, le previsioni di crescita mondiale, paese per paese, pubblicato (200 pagine) la settimana scorsa. La banca propone, per stimolare l’economia, una “tassa” annua del 5% sui depositi. Per 10 anni rappresenterebbe la metà del proprio capitale. Quindi tutti sarebbero più propensi a spenderli piuttosto che farseli divorare dalle tasse. La filosofia, strettamente angolata, è quella di rilanciare consumi e commercio. In fondo questo allucinante ragionamento “logico” non fa che dimostrare l’aberrazione della situazione economica-mercantile in cui ci troviamo. Anzi, dietro questa idea di “crescita economica” per cui bisogna “fare meglio” dell’anno precedente si nasconde proprio tutto il sistema del debito, sine qua non tutto crolla. Siamo spinti a consumare di più per far girare questo sistema assurdo. Altro che ecologia e decrescita!

In Francia, fallimento della tassa sulle azioni borsistiche. Il tentativo dell’ex presidente Hollande di tassare del 3% i dividendi degli azionisti, nel 2012, allora sotto la gestione del ministro delle finanze Macron, ha subito una pesante sconfitta. Non solo la norma è stata ritenuta incostituzionale dalla Corte francese, ma anche, ti pareva, dalle norme e dalle direttive europee (2011/96/UE). Lo stato francese, che ha incassato quasi 6 miliardi di euro, deve rimborsare oggi gli azionisti, per un totale, interessi compresi, di circa 10 miliardi. Una perla? No, giusto un avviso ai nostri politici che intendessero provarci.

Dall’inizio di settembre il costo del bitcoin, (moneta virtuale), era diminuito a causa di un interdetto delle criptoborse cinesi. Dopo aver raggiunto il tetto di 4.900 dollari/caudauno, la moneta aveva iniziato una discesa per circa due settimane, fino a 3.100$. E’ poi iniziato a risalire velocemente prima di battere un nuovo record in novembre a 8.200$. Molti esperti si erano accordati nel dire che quest’anno poteva superare il tetto di 10.000$, ma lo ha già fatto fine novembre e … continuerà. Non è un invito alla speculazione, ma solo per segnalare una bolla speculativa che freme e vibra nel mondo e che angoscia le lobby bancarie, perché hanno difficoltà a mettere le mani in pasta. Ma anche gli Stati e le banche centrali (proprietà delle lobby bancarie) che continuano a pensare di essere i soli titolari ad emettere “carta moneta” come unica preoccupazione di “governance”. Certamente la “moneta privata” continua ad alleggerire la“funzione sociale” e “comunitaria” reale di uno stato, cioè un governo che dirige il bilancio, (la Russia di Putin prende prima, emette direttamente in bitcoin come Stato), ma vista la situazione di predominio e accaparramento bancario delle risorse, come distorsione del mercato, su quello politico ridistributivo-democratico, siamo in un bel polverone. Si può mettere in dubbio che la creazione della moneta che fornisce tradizionalmente al governo risorse supplementari, oggi sono solo un cumulo di debiti?

Ecco di nuovo la Bce. Ci era stato detto, ripetuto e spiegato nei dettagli che il salvataggio delle banche in difficoltà (bail-in) in carico ad azionisti e correntisti e non più agli stati, avrebbe risparmiato i conti correnti sotto i 100mila euro. Ora, invece, la Banca Centrale Europea sembra voler fare marcia indietro. Si paventa l’introduzione di una sorta di pre bail-in, un periodo straordinario e limitato nel tempo (si parla inizialmente di cinque giorni lavorativi) durante il quale tutti gli sforzi sono concentrati a “prevenire il grave deterioramento del bilancio di un istituto di credito”, ed è la Bce che si attribuisce dei “super poteri”, compreso quello di “autorizzare il prelievo di importi limitati ai titolari dei depositi garantiti”, cioè anche a quelli sotto le 100.000 €. Da immaginare il panico davanti agli sportelli bancari. Poi ci si stupisce del tentativo di molti di ricorrere ad acquistare oro, magari anche qualche grammo. Certamente questa possibilità è anche per pochi fortunati, mentre la “massa” potrà mantenere spiccioli di moneta carta solo sotto il materasso, se farà in tempo a capire com’è messa la sua banca che, obbligatoriamente (per legge), gestisce i suoi soldi, i risparmi, lo stipendio o la pensione. Siccome l’utilizzo della moneta è già virtuale, non c’è scampo per i piccoli.

Però, invece dei bonus milionari, un po’ di galera ai fautori del “grave deterioramento” delle loro banche con i soldi nostri, a questi mafiosi e delinquenti legali, no?

 

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